"Il piombo e l'anima" è ispirato alla storia di Ruth, finita in un lager come sei milioni di altre storie. Ma il libro di Sergio Roedner è soprattutto un romanzo che ci concede la grazia di un finale non prevedibile "per suggerire che è possibile e giusto opporsi alla sopraffazione", in ogni luogo e in ogni epoca. Ambientato a Milano nel 1944, "Il piombo e l'anima" ci restituisce, strada dopo strada, una città devastata dalle bombe e un inferno di paura generato da nazisti e fascisti della Muti. In questo clima, reso ancora più rovente dal "demi-monde" dei collaborazionisti e delle spie, si compie il miracolo di un'alleanza tra un gruppo di partigiani e un tenente della Wehrmacht che salvano dalla deportazione una giovane donna ebrea. Con questo libro d'azione e di emozione, con una scrittura asciutta e diretta, Sergio Roedner rende presente il piombo coraggioso della Resistenza, il sangue versato dalle vittime, ma anche l'anima di qualche carnefice. L'autore, sulla base di rigorose ricerche e interviste ai testimoni di quegli anni, ha costruito un "romanzo storico" dal quale emergono le figure dei protagonisti: Dietmar, un tenente della Wehrmacht che compie la scelta più scomoda e coraggiosa; Giovanni, Sauro e Saverio, tre partigiani che mettono a repentaglio la vita e l'organizzazione nel tentativo di salvare i perseguitati; padre Giannantonio, che affronta con la serenità del giusto l'interrogatorio e la deportazione in Germania. Di fronte a loro, i torturatori sadici e fanatici annidiati nell'Hotel Regina e un demi-monde ripugnante di collaborazionisti e di spie. In appendice un'intervista dell'autore a Giovanni Pesce.
Copertina Segnoruvido
Pagine 272
Euro 14,50
ISBN 978-88-89456-07-8