Fedele alla terra

Fedele alla terra

Cartaceo
Fedele alla terra è un libro di ampia orchestrazione, capace di evocare temi e atmosfere che avranno una grande presa sul lettore. Ha modi e caratteri del giallo, ma sarebbe ingiusto e limitativo confonderlo con i gialli oggi così presenti nella produzione italiana. Il libro di Dario Arkel, se è un giallo, è un “giallo metafisico”, sia pure di una metafisica laica, laicissima. E, cosa che noto con piacere, ha un robusto, anche se per niente invadente, retroterra mitico nella vicenda tragica di Medea e Giasone, che fa da sfondo, atemporale, esemplare, alla vicenda contemporanea narrata.
C’è una galleria di personaggi nel libro, il giornalista corrivo Krunkl, il detenuto Vinicio Schwartz, duro e a suo modo fascinoso, l’avvocato Dalmolin, il professor Goldhorn e Frate Apollonio, che a tratti sembra indulgere verso una visione buddista. Su tutti, spiccano il protagonista, Franjo Pace, avvocato dilaniato da vicissitudini, inquietudini, tragedie familiari, e Osvaldo Zar, altro avvocato, questa volta dalla parte del male, dell’intrigo, capace di tante trame oscure. Rappresentanti di un bene e di un male che si scontrano senza tregua. E infine il personaggio femminile di Marija prende pagina dopo pagina un suo rilievo dolce ed enigmatico. Il linguaggio di Arkel, chiaro e veloce, si arricchisce in tanti dialoghi di un dialetto giuliano-dalmata che contribuisce a rendere il colore e il sapore dei luoghi e delle cose, di un Adriatico che aspetta il protagonista per un finale, dolce abbraccio liberatore.
Giuseppe Conte 

 

Copertina ufficio grafico Atì

Anno 2008 

Pagine 206
Euro 15
ISBN 978-88-89456-19-4