Questo libro è una campionatura, personale e appassionata, di oltre venticinque anni di traduzione che, come scrive Zuccato stesso, “si è intersecata costantemente, pur se in modo variabile, con il mio lavoro di poeta e saggista, nutrendoli e venendone nutrita”. Le lingue tra cui il poeta si muove, italiano, francese , inglese, altomilanese, latino, sono evocative e vitali. I versi spaziano dalle pene d’amore di Marvell e Sexton, alla scanzonata nostalgia di Villon che si è trasferito sulle rive del fiume Lambro, dall’eterno ritorno dell’Ulisse di Tennyson al Monte Bianco di Shelley. I tempi e i mondi di Zuccato si intessono così in un arazzo prezioso che invita a letture ripetute per assaporare il ritmo e i passaggi sorprendenti tra le parole originarie, ma non perdute, e quelle tradotte, nuova origine di bellezza e poesia.
Copertina Clorinda Biondi – ufficio grafico Atì
Pagine 112
Euro 13
ISBN 978-88-89456-55-2