Lo storico valdostano Federico Chabod e il musicista ebreo-ginevrino Ernest Bloch, autore di Shelomo, sono personaggi ancestrali che ispirano rispettivamente Marcel Farcoz, alpino, e lo psichiatra Elias Franck. I due, nati dai versanti opposti del Monte Bianco nel 1930, pur molto diversi (o proprio per questo), sono protagonisti di un’amicizia destinata a durare nel tempo. Alla profondità alata del medico, fa riscontro la concretezza dell’alpino, realizzando un incontro perfetto tra la sapienza e l’istinto. Il Monte Bianco e i colli della Valle d’Aosta rappresentano lo scenario realistico della vicenda. Tra queste montagne il cammino trasforma lo stare, che è termine statico, in essere, che è termine dinamico e in fondo inafferrabile. Ma, attraversate le porte del dolore, nel silenzio che solo Giona udiva nel ventre della balena, l’essere nella natura permette ai due di scoprire una notte diversa, “la pazienza che non cresce in una sola notte” ma è il frutto di una vita intera, la consapevolezza dell’essenziale che trasforma il buio in luce.
Progettazione copertina: Amerio Pace
Realizzazione copertina ufficio grafico Atì: Jessica Benucci
Fotografia Marina Montefusco
Anno 2014
Pagine 200
Euro 18
ISBN 978-88-89456-74-3