Ritrovarsi a Esztergom

Ritrovarsi a Esztergom

Cartaceo

Un padre e un figlio si incontrano per l’ultima e definitiva volta in questo nuovo libro di versi di Dario Arkel. Il padre è morto per il mondo ma non nel cuore e nella memoria del figlio che prende su di sé la memoria di un uomo coraggioso che ha attraversato il secolo e ne ha portato i segni sin da quando giovanissimo ha combattuto come partigiano. E restiamo, nell’ora e nel tempo / nel silenzio e nella luce, / restiamo nelle sillabe / rapiti come stranieri recita il poeta mentre il silenzio paterno diventa una nuova lingua che lui deve imparare a decifrare mentre l’immagine dell’uomo anziano e del giovane uomo che il padre era durante l’infanzia del poeta camminano una accanto all’altra perché nella memoria il tempo è uno solo ed è quello che è stato. Il tempo che sarà, il futuro che il padre non conoscerà mai, non si chiuderà sull’oblio se gli occhi e la voce, le gesta e l’umanità dell’uomo continueranno a vivere nella parola poetica. È questa la sfida della poesia di Arkel, una sfida che si compie in questi versi dolenti e carichi di umanità e verità . Chi siamo stati, padre? / Chi abbiamo cercato qui? È la domanda più alta di un libro che ci interroga e allo stesso tempo ci risponde, perché: il dolore non è rimpianto / perché dolore è ritorno di vita, / questo dolore è il canto / di chi riunisce, in coro unico, / supera l’alto e il basso, e finisce così, attorcigliato / come la vite si arrampica, l’oltrenero, io e te, il sole liquido / dell’estate.

Copertina Clorinda Biondi – ufficio grafico Atì

Anno 2015 

Pagine 68

Euro 13

ISBN 978-88-89456-77-4