Nel gioco di Dedalo
In questo nuovo libro le poesie di Giancarlo Montedoro oscillano tra l’invocazione e la preghiera. Nelle quiete e profonde meditazioni dell’autore, la realtà irrompe con violenza, vedi la poesia Bataclan, ma la voce poetica non è mai sopraffatta, anzi, coglie ogni sfumatura di quanto attraversa la semplice vita quotidiana, nella bellezza e nella drammaticità, e aggiunge alla silenziosa tessitura ogni nuovo evento così da arricchire quello che sarà l’arazzo finale composto dall’opera. L’amore e la lontananza, l’amicizia e la condivisione sono i poli entro cui si muovono questi versi profondi e dolenti:

“Come posso descrivere la / doppia lontananza / nello spazi o e nel tempo dall’amore” si domanda il poeta? Queste poesie sono la sua risposta. Il rispetto della tradizione, anche religiosa, si coniuga in maniera quasi inaspettata con il disincanto di uno sguardo laico e lucido. Un profondo senso di pietà per ogni creatura sembra appianare le diversità tra religioni e c u lture nel rispetto di ogni diversità, ma mai dimentica la differenza tra vittime e carnefici. “Sacra la preghiera spontanea. / Sacra la benedizione . / Anche l’amore ama e / sradica la collera / medita e riposa / nell’ora della furia. / Col canto l’anima / dilegua colei che tutto distrugge / col verso si / propagano / i sensi delicati delle donne. / Sull’orlo del vulcano / la speranza”.

 

Elena Petrassi

 



Copertina ufficio grafico Atì - Clorinda Biondi
realizzazione Jessica Benucci 
2016
Pagine 56
Euro 13

ISBN 978-8889456-83-5