Il verde e i suoi dintorni
Le erbe, gli alberi, la luce, il vento e come si presentano nella campagna, come vanno o come stanno vicino al grande fiume, nel largo della pianura, sulle gobbe delle colline o in alto, sui monti.
Sono questi gli ingredienti di Il verde e i suoi dintorni, che porta già nel titolo, significativamente, il nome del colore della vegetazione. E poi gli uomini, il loro fare, i loro stanziamenti nel paesaggio, visti, senza nessuna gerarchia, come elementi naturali. Il girare delle ombre. L’armonia disarmante del molto piccolo, la sua variegata abbondanza dai prati alle punte degli alberi, il suo magistero.

Questo è un libro che insegna la pazienza dell’osservazione e che cosa si può imparare attraverso lo sguardo. Uno sguardo indagatore e sensibile che può ricordare quello di artisti come Cézanne che solitario, nella campagna, ogni giorno andava ad osservare il monte Sainte-Victoire. Anche questo libro, infatti, è una raccolta di osservazioni all’aria aperta, in diverse stagioni, in diverse ore del giorno. Idealmente richiama anche certi autori a cavallo tra Sette e Ottocento per la precisione del dettaglio, per le considerazioni più generali, per le prospettive originali che derivano da questa immersione nel vivo paesaggio naturale e lievitano nei testi, come avviene nei taccuini e nelle prose naturalistiche di Georges-Louis Leclerc de Buffon, del Goethe scienziato e dei grandi poeti escursionisti del primo romanticismo inglese. 

 

Copertina: Jessica Benucci

Anno 2017 

Pagine 100

Euro 13 

ISBN 978-88-89456-85-9